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Che cos'è un modello meteorologico

Benvenuti su Meteo Domani!

Cosa sono?

Un modello meteorologico è un sistema matematico e computazionale utilizzato per simulare e per cercare di prevedere l'evoluzione dell'atmosfera. Si basa su una serie di equazioni fisiche e molto complesse che descrivono il comportamento di variabili atmosferiche come temperatura, pressione, vento e umidità.

Come funziona?

Il funzionamento di un modello meteorologico si basa, a grandissime linee, su tre passaggi principali:

  • » Raccolta dati: Vengono utilizzate, ad esempio, le osservazioni che arrivano da satelliti, stazioni meteo, palloni sonda, boe oceaniche e radar.
  • » Analisi iniziale: I dati raccolti vengono elaborati per creare un "stato iniziale" dell'atmosfera da valutare, ossia una base di dati da cui partire.
  • » Simulazione:: Le equazioni fisiche vengono risolte per prevedere l'evoluzione delle condizioni atmosferiche nel tempo. Questo avviene attraverso supercomputer estremamente potenti.

I modelli possono essere globali, simulando l'atmosfera su ampissime zone o su scala planetaria, o regionali, concentrandosi su aree più specifiche per fornire maggiore dettaglio.

Chi li utilizza?

I modelli meteorologici sono strumenti davvero importanti in diversi settori, nonostante non possano garantire previsioni al 100% precise.

Ecco alcuni ambiti in cui vengono regolarmente usati:

  • » Previsioni del tempo: Offrono informazioni su temperature, piogge e venti, accessibili a tutti tramite app e servizi online per pianificare attività e viaggi.
  • » Gestione emergenze: Possono aiutare a prevedere fenomeni estremi, migliorando la sicurezza e la prevenzione.
  • » Agricoltura: Supportano gli agricoltori nella gestione di semine e raccolte, ottimizzando le risorse idriche o cercando di evitare problemi ben più gravi.
  • » Trasporti e aviazione: Forniscono dati cruciali per la sicurezza di voli, trasporti marittimi e terrestri. Ormai son largamente usati.
  • » Energia: Essenziali per la gestione delle fonti rinnovabili, come energia solare ed eolica.
  • » Ricerca scientifica: Utilizzati per studiare il clima, il cambiamento climatico e l'atmosfera.
  • » Settore privato: Non solo aziende agricole o logistica, son strumenti chiave anche per altri settori privati: per esempio, per le compagnie assicurative.

Un po' di storia

L'uso di modelli meteorologici ha radici nel XX secolo. Nel 1922, Lewis Fry Richardson propose l'idea di utilizzare calcoli matematici per prevedere il tempo, ma era limitato dalla mancanza di strumenti computazionali. Ma fu nel 1950, che grazie ai primi computer, il meteorologo Jule Charney realizzò una delle prime previsioni numeriche del tempo.

Un altro salto avvenne nel 1970, con l'introduzione dei satelliti che meteorologici rivoluzionò la raccolta di dati. E oggi? In questi anni i supercomputer e l'intelligenza artificiale hanno e stanno migliorando significativamente la precisione e l'affidabilità dei modelli, tanto che ci stupiamo se le previsioni "non ci azzeccano".

I principali modelli

A livello internazionale, esistono diversi modelli meteorologici molto utilizzati, ciascuno con caratteristiche specifiche. Ecco alcuni dei principali:

  • » ECMWF: Modello globale di altissima precisione, sviluppato dal Centro Europeo per le Previsioni a Medio Termine.
  • » ICON: Creato dal servizio meteorologico tedesco (DWD), è un modello utilizzato sia a livello globale che regionale.
  • » ARPAE: Agenzia regionale italiana che utilizza modelli ad alta risoluzione per previsioni in Emilia-Romagna.
  • » ARPEGE e AROME: Modelli francesi sviluppati da Meteo-France, focalizzati rispettivamente su previsioni globali (ARPEGE) e regionali (AROME).

Quale utilizziamo noi? In realtà, in meteo-domani.com, ne usiamo diversi per garantire la "miglior corrispondenza" possibile. Tuttavia, è importante sapere che, anche integrando diversi modelli, non possiamo ottenere una certezza assoluta su cosa accadrà. Ogni modello ha i suoi punti di forza e i suoi limiti, non ci resta che provarci e, nel dubbio, portarci l'ombrello.

Limiti dei modelli

Nonostante l'elevata precisione, i modelli meteorologici hanno alcune limitazioni. La sensibilità ai dati iniziali è un fattore critico: errori nei dati raccolti possono amplificarsi durante le simulazioni, riducendo l'accuratezza. Inoltre, la risoluzione dei modelli globali non consente di prevedere dettagli su scala molto piccola, rendendo difficile individuare fenomeni specifici come temporali localizzati o nevicate improvvise.

Le previsioni a lungo termine oltre i 10 giorni sono meno affidabili a causa della natura caotica dell'atmosfera e delle molte variabili in gioco. Per questo, preferiamo non pubblicare dati a lungo termine, concentrandoci su previsioni più precise e affidabili.

Quindi tanta fuffa?

Verrebbe da dire "". Nonostante i limiti, i modelli meteorologici rimangono il mezzo migliore per prevedere il futuro atmosferico, offrendo un supporto cruciale a scienza, economia e società. Quindi il nostro compito è quello di migliorarli e renderli accessibili in modo facile per tutti, ed ecco la nascita di meteo-domani.com.

Se hai domande, suggerimenti o correzioni, ti invitiamo a contattarci.

Grazie per il tuo interesse, il team di Meteo Domani!